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Nicola Luciano Cipriani

Nicola Luciano Cipriani, perito filatelico Firenze

Passione per i Francobolli

perito filatelico firenzeLa grande passione della mia vita sono stati naturalmente i francobolli. Avviato a questa collezione da mia madre, donna molto moderna che ha precorso i tempi (e sono sincero), la quale ha voluto darmi lo spunto di imparare un po’ di storia, in particolare, e di cultura generale attraverso questi quadratini di carta che in pochi centimetri quadrati riportano numerose informazioni. I francobolli, per un ragazzo abruzzese degli anni ’50 dello scorso secolo potevano essere certamente un’attrattiva notevole che avevano come competitor poche altre cose: i soldatini di cartapesta o piombo, il meccano e poche altre cose da fare in casa, altrimenti tempo e compiti scolastici permettendo, si andava a giocare fuori con gli amici del vicinato. La vita in una piccola cittadina (Sulmona) concedeva ancora una vita sana da spendere un po’ in casa e un po’ all’aperto, in strade e piazze molto poco percorse da automobili. Ripensare oggi a quei tempi, se ne percepisce un sapore che non esiste più, soprattutto per la grande varietà di distrazioni che può avere oggi un ragazzo di circa 10 anni.

Carriera Universitaria

La mia estrazione è quella di docente. Ho insegnato per tutta la mia carriera universitaria a Firenze presso il Corso di Laurea di Scienze Geologiche; la mia materia preferita, che ho insegnato per quasi tutta la mia carriera universitaria e che mi ha dato notevoli soddisfazioni è stata la Petrografia delle Rocce Sedimentarie, ma ho anche insegnato altre materie sempre molto attraenti (Mineralogia, Mineralogia Applicata, Riconoscimento Minerali e Rocce e Valutazione di Impatto Ambientale). La Petrografia del Sedimentario mi ha dato molte soddisfazioni perché mi ha permesso di fare un brevetto che consiste in un accessorio per il microscopio ottico polarizzatore che consente di eseguire le analisi in modo semiautomatico (l’operatore è sempre necessario), di registrare il percorso analitico e di conseguenza costruire una banca dati di notevoli dimensioni. Naturalmente il sistema soft-hardware ha molte altre caratteristiche che agevolano notevolmente l’operatore per ogni evenienza e supporto.

La passione per i francobolli è letteralmente scoppiata subito, naturalmente all’inizio raccoglievo un po’ di tutto e per avere un po’ di materiale acquistavo, con i pochi spiccioli disponibili e per corrispondenza, piccole confezioni di seriette di vari paesi. Era sempre una grande trepidazione quando sapevo che presto sarebbe arrivato il postino con le mie confezioni. Acquistavo anche le piccole confezioni di marmellatine di mele cotogne che, per un certo periodo avevano un francobollo all’interno della confezione. La mia curiosità mi spinse presto a desiderare un catalogo per poter ordinare il mio materiale e dal catalogo iniziai a fare le mie prime scoperte, a studiare le caratteristiche dei francobolli e distinguerli in base alla filigrana e alla dentellatura, i primi due elementi che ogni collezionista in erba dovrebbe imparare a riconoscere subito. Tutto questo accadeva ancora in quasi tenera età. Già al liceo ero padrone di tante caratteristiche dei francobolli ed avevo una discreta biblioteca filatelica fatta per lo più di riviste e di cataloghi. Ero diventato un po’ il punto di riferimento di amici collezionisti che non avevano però raggiunto il mio livello di esperienza. Conoscevo praticamente a memoria il catalogo dei francobolli italiani (gran bella cosa la memoria da giovani!). Quegli anni sono stati anche quelli della selezione filatelica. Ho continuato una collezione mondiale che conservo ancora molto affettivamente, ma limitai la collezione senso stretto all’area italiana (Italia, San Marino e Vaticano). L’evoluzione successiva poi fu quella di dedicarmi esclusivamente all’Italia della quale ho cercato di comporre una collezione di varietà, sia di Regno che di Repubblica. Solo in un secondo momento l’ho estesa anche alla storia postale. La collezione che mi ha appassionato più di tutto è comunque quella delle specializzazioni di cui sin da liceale mi sentivo molto orgoglioso. Avevo coinvolto in questa passione anche mio padre che però vedeva più il lato economico che collezionistico (a quei tempi era una considerazione che si poteva fare); la cosa però si risolse con un mio grande piacere perché lui iniziò a finanziarmi per l’acquisto dei fogli interi. Mi sentivo molto soddisfatto di poter riempire la mia collezione anche con i fogli. Purtroppo con il senno del poi, le aspettative di mio padre sono scemate miseramente, ma lui questo non l’ho ha visto.

La mia conoscenza dei francobolli italiani aveva una lacuna che mi sono portato dietro per molti anni: la Repubblica Sociale Italiana. Da giovane non avevo elementi sufficienti per imparare da solo e non avevo nemmeno gli strumenti adeguati. Lasciai nel dimenticatoio questo desiderio, fino alla seconda metà degli anni ’90, quando conobbi Sigfrido Wolf. Ci siamo piaciuti a vicenda e gli chiesi se mi poteva insegnare a riconoscere  e distinguere i francobolli di RSI. Accettò ed andai a “scuola” da lui per diversi mesi, mi fece vedere una quantità enorme di queste soprastampe; prima quelle dei fascetti, poi quelle GNR. Con il tempo, gli incontri erano diventati sempre più amichevoli tanto che alla fine ero diventato il suo collaboratore. Non fu un semplice caso. Sigfrido non conosceva il computer, al contrario, io lo usavo abitualmente già da trentacinquenne proprio per i francobolli. ricordo che quando iniziai ad usare i software di grafica, la mia prima curiosità fu quella di provarli sui francobolli e scoprii realmente un mondo. Gli ingrandimenti ne consentivano lo studio in modo meraviglioso. Non voglio esagerare, ma di sicuro questo strumento, negli anni ’80 non era molto utilizzato dai collezionisti. La mia esperienza con il computer stimolò la grande curiosità di Sigfrido che ne percepì immediatamente le capacità. In pratica molte analisi di francobolli GNR lui le faceva prima con la sua esperienza e poi me li faceva elaborare con il computer. È inutile dire che in quel momento era iniziata anche la mia avventura con i francobolli di RSI. Avventura che mi ha portato ad appassionarmi a questi francobolli ed anche alle soprastampe in genere. Oggi, dopo anni passati ad analizzare ed a plattare questi francobolli, sono soddisfatto delle mie conoscenze in questa materia che nasconde molte insidie per la grande varietà di falsi fatti un po’ in tutte le epoche. Certamente quelli più insidiosi furono fatti già all’epoca a causa della speculazione che interessò questi francobolli. Dopo gli anni passati con Sigfrido, per la verità pochi a causa della sua prematura dipartita, sono passato a collaborare con Gino Biondi. Anche lui ha capito sin da subito le potenzialità del mio approccio con la RSI, approccio di tipo scientifico che parte dall’avere un archivio di fogli interi, almeno uno per tipologia di soprastampa. Certamente ho cercato di costruire una collezione di fogli interi, almeno per i fascetti, ma la rarità di due  (75 cent di Genova e 2,50 exp di Torino) mi penalizza per la completezza, ma non per lo studio delle soprastampe. Per quanto riguarda le soprastampe GNR, invece, ho alcuni fogli e molti spezzoni che comunque mi hanno aiutato a capire tante cose che saranno, spero presto, oggetto di pubblicazione. Già parte della mia esperienza l’ho pubblicata sul Cursores (anno IV – n. 16), ma ho in progetto altre pubblicazioni su questo argomento.

 

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