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Nicola Luciano Cipriani

varietà

PRIORITARIO 1999 – UN FUSTELLATORE INVERTITO

 Nicola Luciano Cipriani, perito filatelico

 

Premessa

Ricordo che questa emissione ha visto la luce il 14 giugno del 1999; i primissimi francobolli furono stampati in fogli da 28 esemplari con etichetta aderente e, praticamente in contemporanea, furono allestiti anche i fogli con 40 francobolli senza etichetta; per questa versione furono stampate etichette in fogli da 76 pezzi, differenti da quelle abbinate ai francobolli nei fogli da 28 (figura 1).

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prioritario 1999 un fustellatore invertiro

figura 1 – le due versioni dei fogli del prioritario da €/lire 0,62/1200, con e senza etichette ed il foglio da 76 etichette.

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La successiva emissione con millesimo 2000 fu distribuita dal 10 gennaio. I francobolli prioritari con il formato dei fogli da 28 pezzi furono stampati con la Gallus R200 (figura 2) a tre colori e sei elementi di stampa presso il Poligrafico (IPZS) dal 1999 al 2004. Nell’autunno del 2003 il poligrafico si dotò di due nuove macchine Goebel che iniziarono a stampare i prioritari dal marzo 2004 con un formato dei fogli diverso da quello della Gallus.

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figura 2 – La Gallus R200. Si può notare al centro dell’immagine la separazione degli sfridi e l’arrotolamento della bobina con le etichette. Nel caso dei francobolli, la bobina stampata passava attraverso un cutter per il taglio in fogli.

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In questo nuovo articolo (settimo aggiornamento a Il Servizio Prioritario, 2015) presento, come rivela il titolo, una varietà decisamente nuova, molto particolare ed interessante che però non è rarissima allo stato di usato, ma nemmeno comunissima; direi invece raro allo stato di nuovo. Almeno queste sono le informazioni che sono scaturite dopo circa un anno di ricerche seguito alla scoperta fatta dall’amico Giuseppe Kullovitz, noto ricercatore e conosciuto per le sue scoperte in area veronese.

Durante l’estate del 2018, Giuseppe stava riordinando una partita di prioritari della prima emissione (1999) ritagliando le abbondanti e comunissime buste per risparmiare un po’ di spazio; nel mezzo di questo lavoro si accorse della strana fustellatura di due francobolli su una busta e smise di ritagliare. Ricontrollò tutti quelli già lavorati e trovò 700 esemplari ormai ritagliati; continuò sulle buste ancora da lavorare salvandone 130 affrancate con 259 francobolli (una delle buste ha affrancatura singola). Separò quindi tutti, gli ormai sfusi e le poche buste, e mi mostrò il materiale essendogli nota la mia esperienza sulle emissioni dei francobolli prioritari. La particolarità di questi francobolli è che il lato sinistro ha la fustellatura invertita (figura 3). Ho cercato anche nel mio archivio ed ho trovati altri 28 pezzi, sia su busta (18) che ritagliati (10).

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Figura 3 – prioritario emissione 1999 con fustellatura a sinistra invertita.

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La mia sorpresa fu ovviamente grande e cercai di verificarne l’esistenza allo stato di nuovo. Nulla, sembrava proprio che nuovo fosse introvabile. Ho parlato con alcuni amici sicuri per cercarlo su più fronti ed il lavoro di gruppo ha prodotto un solo ritrovamento (figura 4).

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Figura 4 – prioritario emissione 1999 con fustellatura a sinistra invertita, il primo ritrovamento allo stato di nuovo, purtroppo con supporto ritagliato.

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Solo recentemente ne è stata ritrovata una coppia (figura 5).

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Figura 5 – coppia di prioritari nuovi con la varietà menzionata. Si tratta del secondo ed ultimo ritrovamento sino ad ora.

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Come si può vedere, si tratta di esemplari provenienti da fogli da 40 esemplari, di quelli senza etichette. Ciò conferma quanto ipotizzato sin dal primo momento, deduzione che palesai subito notando che le etichette delle 130 buste erano tutte del tipo stampato in fogli da 76. La ricerca del nuovo è ancora in atto perché questa varietà va capita in quanto un fustellatore invertito necessita di spiegazioni tecniche; la situazione migliore sarebbe trovare un foglio intero e verificare quali e quante posizioni presentano la varietà. Ma andiamo per ordine e vediamo di presentare le informazioni note e, dove possibile, dare interpretazioni o porre domande derimenti.

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Cosa vuol dire un fustellatore invertito?

Per come lo conosciamo, il fustellatore che ha impresso la simil dentellatura ai prioritari ha una forma non simmetrica, vale a dire che la parte di carta intrafrancobolli (sfrido) che veniva staccata dal foglio siliconato aveva l’incisione di forma complementare rispetto a quella lasciata (simil dentellatura) sui francobolli. È, in pratica quello che si può notare tra il francobollo e l’etichetta sottostante (nelle emissioni con etichetta) (figura 6).

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Figura 6 – il fustellatore tra francobollo ed etichetta nell’emissione 1999. Si notino le due forme diffrenti sul francobollo e sull’etichetta, complementari tra loro.

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Il taglio del fustellatore lascia sul francobollo la tipica forma costituita da una serie di dentelli separati da incavi circa semicircolari; sull’etichetta invece lascia una serie di protuberanze semicircolari separati da stretti incavi. Orbene, se si inverte il fustellatore, avremo le protuberanza semicircolari con incisioni strette sul francobollo ed il complementare dentellato sull’etichetta; è in pratica quello che è successo al fustellatore che è stato utilizzato per il lato sinistro del francobollo riprodotto in figura 3.

Per meglio visualizzare il particolare del fustellatore invertito ho elaborato la figura 3 aggiungendo sul lato sinistro l’immagine del bordo destro fustellato normalmente. Come si può notare in figura 7, il bordo destro dentellato aderisce in modo perfetto con la fustellatura del lato sinistro, vale a dire sono complementari tra loro.

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il fustellatore tra francobollo ed etichetta nell’emissione 1999

Figura 7 – rielaborazione di figura 1: il lato destro del francobollo, riportato accanto a quello sinistra, mostra in modo ineluttabile la loro complementarietà.

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Dimostrato e chiarito che la varietà è stata dovuta al posizionamento invertito del fustellatore, viene spontaneo chiedersi come possa essere avvenuto, quale ristampa/tiratura ne è stata interessata e quante posizioni potrebbe occupare sul foglio.

La prima ed ovvia domanda che ci si può porre è: quali erano le caratteristiche del cilindro fustellatore? Per poter rispondere a questa domanda è necessaria la conoscenza della macchina Gallus R200 ed in particolare del cilindro fustellatore. Questo modello è ormai fuori produzione e non è facile trovare le informazioni necessarie; l’unica soluzione è stata quella di rivolgersi direttamente al costruttore nella speranza di ricevere il giusto supporto. La Gallus Group ha sede a San Gallo, Svizzera, e molto gentilmente mi hanno inviato un manuale. Colgo qui l’occasione per ringraziare sentitamente l’Azienda per aver agevolato le mie ricerche.

Il fustellatore è montato su un cilindro che può essere di tre tipi, differenziati in base al diametro. Purtroppo non mi è noto il diametro del cilindro utilizzato per fustellare i francobolli prioritari, però, per analogia con altre macchine ed anche per motivi strettamente geometrici, ritengo che il fustellatore fosse di grande diametro in modo che potesse fustellare uno o due fogli con una rotazione completa. Nella figura 8 il cilindro fustellatore (in questo caso di piccolo diametro) è contrassegnato con il n. 3.

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figura 8 – esempio di un generico cilindro fustellatore di piccolo diametro montato sulla Gallus R200.

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Dal manuale purtroppo non si evince come siano montate le lamelle (cutters) sul cilindro. Sicuramente sono elementi che vengono montati e smontati di routine, visto che la macchina può stampare etichette di vario tipo e forma. Questo potrebbe spiegare l’anomalia del fustellatore invertito.

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Come può essere avvenuto?

La nascita di questa varietà è stata certamente dovuta ad un anomalo montaggio delle lamelle sul cilindro fustellatore, quindi un errore umano. Non potrei trovare spiegazione migliore, né ulteriore.

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Quale tiratura ne è stata interessata?

Come dimostrano le figure 4 e 5, la tipologia di prioritario interessata è quella stampata in fogli da 40 esemplari e senza etichetta; come già detto infatti, sulle buste salvate dall’operazione di ritaglio, si trovano solo le etichette blu stampate in fogli da 76. Ma di questa tipologia di prioritari sono state eseguite varie ristampe e, tra i fogli e gli spezzoni visionati sino ad oggi, nessuno ha mostrato questa varietà. Poco oltre mostrerò alcune elaborazioni statistiche che forniranno indicazione, seppur generiche, ma definite almeno per quanto riguarda il periodo d’uso.

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Quali posizioni del foglio sono interessate da questa varietà?

Come affermato poco sopra, non è stato possibile trovare alcun foglio in cui fossero presenti francobolli con il fustellatore invertito e quindi non mi sono note le loro disposizione sui fogli; penso che possa essere possibile solo proporre ipotesi e, come tali, tutte da verificare. Le 130 buste trovate sono tutte del formato mezzo foglio, come si chiamavano una volta; oggi si definiscono Formato Medio (figura 9). Tutte hanno la doppia affrancatura tranne una che l’ha singola.

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Figura 9 – busta formato medio affrancata con due prioritari, entrambi con fustellatura invertita lungo il lato sinistro.

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Tutte le buste di formato medio sono dirette alla medesima associazione sportiva lombarda e partono tutte dalle province di Varese, Como e Lecco, anche se non sempre l’annullo è leggibile. Delle 129 buste con affrancatura doppia, nessuna presenta una affrancatura mista costituita dalla varietà + normale. Inoltre del materiale trovato nel mio archivio, le 18 buste sono tutte di formato standard e con affrancatura singola ad eccezione di una che ha due prioritari; tra i frammenti ho trovato una affrancatura doppia ed una tripla (figura 10). Entrambi questi frammenti hanno tutti i francobolli con la varietà.

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Figura 10 – frammento con tripla affrancatura inviata da Abbadia Lariana (LC) il 3.2.2000.

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Le affrancature multiple mi inducono ad escludere con sicurezza che la varietà possa occupare una sola posizione sul foglio. Quindi posso affermare che potrebbe occuparne almeno una sua parte se non addirittura il foglio intero. Analizzando il campione di 132 affrancature multiple dal punto di vista statistico, non posso non far notare che in tutti i casi si tratta di affrancature monocolore (sempre due/tre francobolli con la varietà), quindi il 100% del campione è monocolore. Non è presente alcuna affrancatura mista pur essendo state spedite da località differenti. Se la varietà avesse occupato una parte del foglio, con un campione più che rappresentativo come queste 132 affrancature, si sarebbe sicuramente verificata la possibilità di una affrancatura mista. Non resta quindi che prendere in considerazione l’ipotesi che la varietà potesse interessare il foglio intero e, in seconda considerazione, una sua parte decisamente prevalente. La mia opinione tende ad accettare la prima ipotesi. É probabile quindi che una partita di fogli da 40 francobolli avesse tutte (o quasi) le posizioni con questa varietà. Potrebbe quindi trattarsi di un intero lotto di stampa, ma potrebbe anche essere stato una sua parte. Normalmente un lotto di stampa era caratterizzato da circa una ventina di milioni di francobolli, talora di più. Il modello Gallus in uso presso il Poligrafico era una macchina particolare, spesso soggetta a fermi macchina per guasti di vario tipo. In effetti è stata una macchina piuttosto complessa che poteva lavorare con differenti procedimenti di stampa (tipografia, serigrafia e flessografia) i quali richiedevano differenti velocità di avanzamento della bobina tanto che questa procedeva in modo alternato avanti e dietro per alcuni centimetri in modo continuativo. I problemi tecnici erano quasi all’ordine del giorno e spesso è stato necessario interrompere la stampa. In molti casi il fermo macchina non interrompeva il lotto di produzione, ma in altri si è dovuto procedere addirittura al rifacimento di un cilindro. Si pensi ad esempio al cilindro che stampava in flessografia il disco interferenziale che è stato rifatto più volte, come si rileva dai differenti diametri del disco sui francobolli. Si tratta, anche se basati sulla logica, sempre di ipotesi che comunque necessitano di maggiore concretezza.

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Un po’ di statistica elementare

Passo ora ad analizzare la distribuzione areale di questo varietà. Come detto nell’introduzione, il bravo Giuseppe ha lavorato un lotto di circa 15.000 pezzi, tra questi, i francobolli già ritagliati con la varietà sono 700 mentre quelli su busta sono 130 affrancature (pari a 259 francobolli) a cui va aggiunta la modesta quantità del mio archivio con 28 francobolli che portano il campione analizzato a 987 francobolli. Già da questi semplici numeri e con un semplice calcolo matematico, è possibile verificare la frequenza di ritrovamento che è risultata essere intorno al 5%.

Certamente il quantitativo analizzato non è molto rispetto ai grandi lotti stampati di questo francobollo, però non è nemmeno da considerarsi piccolo e quindi ritengo che il suo valore statistico possa essere abbastanza veritiero. Come si può facilmente intuire, non si può parlare di rarità, ma di varietà interessante certamente si. Il valore di rarità, come accennato, penso che vada attribuito alla versione nuova su supporto siliconato; sicuramente se ne potranno trovare altri oltre questi tre che siamo riusciti a rintracciare, ma non penso in grandi quantità. Il francobollo di questa prima emissione prioritaria non è mai stato attraente e, specialmente chi aveva alti numeri di spedizione, ha cercato di smaltire le proprie giacenze per eliminare quello che veniva ritenuto un magazzino di francobolli senza valore, tanto che oggi non è facile trovarli in fogli interi.

Tornando alle statistiche, dei 987 francobolli, 251 hanno un annullo indecifrabile, quindi per l’analisi statistica ne sono stati utilizzati 736. Di questi, 79 pezzi consentono di leggere solo la provincia e sono inseriti nei 736 pezzi utilizzati per valutare le località di partenza, mentre per analizzare i periodi d’uso sono stati utilizzati 657 francobolli da cui era possibile dedurre la data.

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Quando è stata utilizzata questa varietà?

Il primo step dell’analisi è la valutazione del suo uso nel tempo. Nel grafico riportato in figura 11 è ben evidente il suo massimo uso nei mesi di dicembre 1999, gennaio e febbraio 2000.

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Figura 11 – distribuzione temporale dell’uso della varietà con fustellatore invertito della emissione 1999. Dati sporadici sono stati trovati fino a luglio 2003 non riportati nel grafico.

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Sia l’incremento dalla sua comparsa, sia il decremento dopo il mese di febbraio sono stati molto veloci tanto che già con il mese di agosto il suo uso può essere considerato sporadico. Nel grafico non compaiono gli usi molto saltuari trovati fino al mese di luglio del 2003. Da notare che il primo uso appare nel luglio 1999, solo un mese dopo l’emissione. Si deve quindi pensare che questo lotto è stato stampato abbastanza presto e distribuito con leggero ritardo. Si deve infatti tenere presente che in quel periodo Poste Italiane stava profondendo notevoli energie per pubblicizzare il nuovo servizio prioritario ed aveva in distribuzione notevoli quantitativi del primo francobollo dedicato. Tutti gli uffici avevano grandi disponibilità che si erano andati accumulando con il progredire della produzione.

In particolare questo lotto, caratterizzato dal fustellatore invertito, non deve essere stato molto grande e dopo un primo uso intenso per tre mesi si è ridotto notevolmente con un uso molto sporadico dovuto a pochi rimasugli rimasti mescolati ai rifornimenti successivi. Può darsi che, con nuovi ritrovamenti, il grafico possa subire qualche leggera variazione, ma non penso che potrà essere significativa.

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In quali regioni italiane è stata distribuita questa varietà?

Sulla base dei 735 francobolli utili per riconoscere la provincia d’uso, ho esplicitato la distribuzione areale di questi francobolli (figura 12).

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Figura 12 – distribuzione areale, come ricavato dal campione di 500 pezzi analizzati, della varietà con fustellatore invertito dell’emissione 1999.

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Questo dato non può e non deve essere preso in senso quantitativo in quanto è ragionevole pensare che i contatti con una associazione sportiva, anche se nazionale, ubicata a Milano, siano più frequenti con le regioni del nord piuttosto che con quelle del centro e del sud. Se fosse possibile analizzare grosse accumulazioni messe insieme sia al centro Italia che al sud, sicuramente il grafico della distribuzione per provincia sarebbe suscettibile di consistenti differenze.

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Quindi nel grafico presentato è possibile solo dedurre due informazioni:

  • La prima è che, solo per quanto riguarda le regioni del nord, la distribuzione provinciale sembra sia stata concentrata in Lombardia nelle province di Varese, Como e Lecco.
  • La seconda è che gran parte del territorio nazionale ha ricevuto fogli con la varietà di fustellatura descritto in questo articolo.

Nel grafico non sono presenti numerose province, sia del nord sia, in modo particolare, del centro-sud; questo non vuol dire affatto che nelle province non menzionate questa varietà non sia stata affatto distribuita. Da questo punto di vista il grafico deve essere considerato parziale.

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Bibliografia

Monografia Il Servizio Prioritari e successivi aggiornamenti.

Cipriani N. L., Manzati C. E., Spampinato G., Il servizio prioritario – storia, francobolli, tariffe ed aspetti collezionistici. CIFO, 2015

Cipriani Nicola Luciano (2015), Addenda al servizio prioritario: l’80 cent. https://www.peritofilatelico-cipriani.it/addenda-per-il-servizio-prioritario/

Cipriani Nicola Luciano (2015), Numeri di cilindro sull’1,40 e 1,50 prioritario 2007. https://www.peritofilatelico-cipriani.it/numeri-di-cilindro-sull140-e-sull150-prioritario-emissione-2007/

Cipriani Nicola Luciano (2015), Uno strano foglio di una emissione complessa. https://www.peritofilatelico-cipriani.it/uno-strano-foglio-di-una-emissione-complessa/

Cipriani Nicola Luciano (2015), Le etichette prioritarie della fase sperimentale.  https://www.peritofilatelico-cipriani.it/le-etichette-prioritarie-della-fase-sperimentale/

Cipriani Nicola Luciano (2014), Prioritario da 1,50 euro (2005): con stampa granulare dell’oro. https://www.peritofilatelico-cipriani.it/prioritario-da-150-euro-emissione-del-2005-ritrovata-una-strana-stampa-granulare-delloro/

Cipriani Nicola Luciano (2014), Numeri speculari nel bordo di foglio di due prioritari del 2007 e 2008. https://www.peritofilatelico-cipriani.it/numeri-speculari-nel-bordo-di-foglio-di-due-prioritari-del-2007-e-2008/

 

IL 20 CENT DONNE NELL’ARTE CON DENTELLATURA SPOSTATA IN ALTO

Nicola Luciano Cipriani

 

Questo articolo è stato oggetto di due brevi note su Il Francobollo Incatenato (n. 245, novembre 2014, e n.247, gennaio 2015) e di una flasch news del CIFO del 25.10.2014. ripropongo qui un articolo unico con l’aggiornamento dei ritrovamenti.

Dopo un primo ritrovamento (figura 1) comunicato con la flasch news del 25.10.2014, Stanislao Auletta mi inviò altre due immagini.

il 20 cent donne nell'arte con dentellatura spostata in alto

Figura 1 – il primo frammento che ho descritto per pubblicare la notizia del fantastico ritrovamento

Dietro suo consenso, divulgai queste nuove immagini che rappresentano un casuale e particolarissimo ritrovamento di un documento interno di Poste Italiane, come successivamente ho potuto dimostrare. Questa varietà è molto bella e, soprattutto naturale, come piace alla maggior parte di noi. Decisamente, tra le tante varietà delle Donne nell’Arte, ne abbiamo viste tante e realmente di tutti i colori, questa è senza dubbio da porre negli scalini alti per alcuni motivi: a) è una varietà genuina, b) lo spostamento della dentellatura ha trasferito la scritta ITALIA € 0,20 in alto e notiamo anche lo spostamento del tralcio rosa lilla verso l’alto e leggermente a sinistra, c) non sembra che ce ne siano tanti. Quest’ultima osservazione è un po’ generica, ma sarà impossibile riuscire a trovare i cento francobolli che componevano il foglio. L’uso interno ad un ufficio postale ne limita certamente la diffusione verso l’esterno ed anche recuperare vecchi moduli è ormai un’impresa, anche perché molto spesso questa roba è andata al macero per una disposizione interna della pubblica amministrazione.

il 20 cent donne nell'arte con dentellatura spostata in alto

Figura 2 – il 20 cent dell’affrancatura di figura 1. Splendida varietà!

Al di la di tutto, comunque, augurando che qualche altro fortunato riesca a trovare altri 20 cent con questa varietà, mi da gioia trasferire a voi, amici lettori, lo straordinario entusiasmo con cui Stanislao mi ha raccontato la sua scoperta e che vi riporto integralmente.

Qualche aneddoto particolare sul ritrovamento? È stato quando ritagliando altri francobolli che colleziono su vari frammenti che amici-parenti e altri (conoscendo la mia passione) mi conservano per poi consegnarmeli, dicevo, mentre ritagliavo il frammento, l’occhio mi diceva che c’era qualcosa che non quadrava su quei francobolli. Riprendendo di nuovo il frammento messo da parte insieme ad altri, lo esaminavo più attentamente e vedevo che quella donna mi ammiccava sempre di più, ma non ero subito riuscito ad inquadrare cosa, ma continuando a guardarlo improvvisamente mi sono accorto della sua varietà. Non immagini la gioia e la sensazione che ho provato …. peggio di un bambino … ci mancava solo che saltellavo ….. allora ho ripreso di nuovo gli altri frammenti che avevo già ritagliato e notavo che addirittura ne avevo trovato altri due. Quello che posso dirti e che pur analizzando e guardando migliaia e migliaia di altri ordinari, seppur trovavo sempre qualche varietà, una bella e inedita come questa non l’ho mai vista.

E nemmeno noi, caro Stanislao! Ti faccio, quindi, un ringraziamento pubblico a nome di tutti gli appassionati collezionisti.

Nell’articolo pubblicato sul n. 245 di questo notiziario e sulla news di “CIFO informa” del 25.10.14, presentai l’immagine di figura 1 ed il particolare di fig 2. Dissi che, dopo aver provato con un software di grafica nel tentativo di dare una maggiore definizione all’annullo, di non essere stato in grado di individuare la località d’uso. Oggi con i tre frammenti, sono riuscito a decifrare la località ed il CAP (figure 3 e 4); si tratta dell’Ufficio Postale di Poggiomarino (80040), ubicato a sudest del Vesuvio (in provincia di Napoli), in via Passanti Flocco.

Nelle stesse comunicazioni mi posi la domanda sulla tipologia di uso di questa varietà; grazie alle lettere “od.” leggibili al di sotto della varietà nella parte alta destra delle figure 1 e 2, e alle scritte a penna, coperte parzialmente dal francobollo, ipotizzai un uso su modelli interni delle poste.

Nella figura 3 riporto il secondo frammento su cui non si nota alcun segno che possa sporgere da sotto i francobolli; nella figura 4 invece riporto il terzo frammento e si intravede un “3” ed un pezzetto di “L”, i quali, sommati alle lettere “od.” della figura 2, danno un elemento in più che si possa trattare proprio di un modello interno delle poste. Dovrebbe trattarsi di un modulo dell’Ufficio Riscossioni.

il 20 cent donne nell'arte con dentellatura spostata in alto

Figura 3 – il secondo ritaglio, questa volta con coppia del 2 cent e coppia del 45 cent a cui si aggiunge la splendida varietà.

 

il 20 cent donne nell'arte con dentellatura spostata in alto

Figura 4 – il terzo frammento con la medesima combinazione di affrancatura della figura 3.

 

Non molto tempo fa, in asta coll.it, è apparso un documento intero dell’Ufficio Riscossioni di Poste Italiane (figura 5) che ha confermato la mia deduzione relativamente al modello utilizzato.

il 20 cent donne nell'arte con dentellatura spostata in alto

Figura 5 – Documento affrancato presso l’Ufficio Postale di Poggiomarino (80040) di via Passanti Flocco e annullato il 16-3-2006.

Nell’ultima figura 5 riporto i quattro francobolli estratti dalle immagini, i quali, almeno per ora sono gli unici noti.

il 20 cent donne nell'arte con dentellatura spostata in alto

Figura 6 – i quattro francobolli ad oggi noti di questa splendida varietà.

Tutti insieme fanno un bellissimo effetto, peccato che il secondo da sinistra abbia la mancanza dell’angolo destro alto. Chi sa se saranno possibili altri ritrovamenti, comunque faccio i miei auguri agli eventuali fortunati e rivolgo un gentile e caloroso invito a tutti i collezionisti a comunicare eventuali nuovi ritrovamenti per mentenere aggiornato questo censimento.

IL PRIORITARIO DA 60 CENT DEL 2004 CON DOPPIA FUSTELLATURA PARZIALE

Di Nicola Luciano Ciprianiperito filatelico

premessa

Come tutte le ordinarie, anche i prioritari presentano piacevoli e strani colpi di coda, tra l’altro nell’esemplare decisamente più comune e di cui si pensava di aver scoperto tutto e di tutto: il 60c dell’emissione 2004 rotocalcografica. Questa emissione è apparsa ai primi di marzo, subito dopo quella tipografica emessa il 2 gennaio precedente. L’uso del metodo rotocalcografico non è stata la sola novità di questa emissione, è stato cambiato anche il formato dei fogli: da 28 francobolli (4×7) a 40 (5×8), nonché la tipologia della carta: uno strato continuo sul supporto siliconato al posto dei soli francobolli isolati. L’esordio di questa nuova tiratura a poco più di due mesi da quella tipografica colse di sorpresa un po’ tutti. Ma la sua nascita non avvenne sotto una buona stella in quanto gli stessi dipendenti di Poste Italiane si lamentarono per la difficoltà di separare i francobolli lungo i bordi verticali nei quali mancavano, certamente per dimenticanza, le due perforazioni a tratteggio lungo i lati destro e sinistro (figura 1).

IL PRIORITARIO DA 60c DEL 2004 CON DOPPIA FUSTELLATURA PARZIALE

Figura 1 – le 4 tirature del prioritario da 60 c. emissione 2004

L’IPZS mise subito riparo alla svista e produsse fogli dotati della perforazione laterale i quali erano in vendita già dal successivo mese di aprile. Tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate è comparsa una nuova tiratura caratterizzata dalla presenza di una barretta azzurra in corrispondenza del 36° esemplare; il colore della barretta era lo stesso delle scritte “IL FOGLIO DI …..” presenti sulla cimosa sinistra. In autunno infine uscì una ulteriore tiratura che aveva le scritte, compresa la barretta, di colore nero. Insomma di questo francobollo, oltre la versione tipografica, ne sono state stampate ben quattro tirature nella versione rotocalcografica. Il periodo d’uso della versione tipografica è stato limitato ai primi mesi dell’anno, fino ad esaurimento delle scorte le quali, dopo un breve periodo di convivenza con la versione rotocalcografica, sono andate scemando velocemente, a parte naturalmente casi di giacenze di magazzino utilizzate nel tempo. La versione rotocalcografica, nelle varie tirature, ha invece avuto un lungo utilizzo di ben tre anni; però bisogna riconoscere che le prime tre tirature si sono esaurite più o meno nell’arco del 2004. Durante i due anni successivi è stata ristampata solo la versione con le scritte nere e questa ha convissuto sia con l’emissione del 2005 che con quella del 2006; il prioritario del 2004 è andato praticamente in pensione con l’emissione del 2006 senza millesimo che ha visto la luce nel mese di ottobre e che ha soppiantato tutti i precedenti per la sua larga ed immediata diffusione e per il suo lungo periodo d’uso (2006-2009). Se ne deduce quindi che volendo fare una classifica delle frequenze d’uso, l’emissione 2004 nel suo complesso è stata la seconda per longevità di tutti i prioritari dopo quella senza millesimo. Nei suoi tre anni di vita ha avuto numerose ristampe caratterizzate solo dal codice alfanumerico aventi le lettere iniziali BA; in altre parole per questa emissione non è stata distinta la produzione annualmente con la variazione delle sigle, come in uso da qualche anno presso  l’IPZS. Quanto sopra per intendere che la tiratura complessiva di questo valore deve essere stata di diverse centinaia di milioni di francobolli e tale quantità giustifica anche le numerose varietà che sono uscite più o meno casualmente dall’Istituto. Colori spostati, assenza di uno o più colori, fustellature spostate o assenti, perforazioni a tratteggio (percé en ligne) spostate o assenti, insomma una varietà di …. varietà strabiliante. Molte di queste sono state distribuite anche alle rivendite autorizzate tanto che ne sono state trovate casualmente anche usate su busta. Chi sa quanto hanno protestato quei rivenditori che hanno dovuto separare i francobolli con le forbici! E quanto gli utilizzatori per separarli dal supporto siliconato! Delle varietà circolate attraverso i rivenditori, certamente molte sono andate distrutte, ma tante altre sono finite nelle mani dei collezionisti. Nel materiale di uno dei miei rifornitori di buste ne ho trovato uno senza fustellatura e senza perforazione a tratteggio. Non hanno chiaramente grande valore, specialmente allo stato di nuovo, ma su busta non procurata comincia a diventare di sicuro interesse.

descrizione della varietà

Tra tutte le varietà di questa emissione non si era mai ancora vista una doppia fustellatura (figura 2).

IL PRIORITARIO DA 60c DEL 2004 CON DOPPIA FUSTELLATURA PARZIALE

Figura 2 – la terza stiscia di cinque del foglio interessata dalla doppia fustellatura

Quando mi è capitata tra le mani, sono rimasto tra lo sbalordito e l’incredulo e non ero nemmeno sicuro che potesse essere una cosa unica, vista l’abbondanza di varietà di questo francobollo. L’ho quasi presa più per curiosità, per arricchire la mia conoscenza, che per  percezione effettiva della rarità. Solo in un secondo momento, dopo aver parlato con alcuni amici e dopo aver riflettuto sulla visita all’IPZS, ho iniziato a realizzare che tra le mani avevo una cosa unica. Per quale ragione? Semplicemente perché le nuove macchine in uso presso l’IPZS non consentono di produrre errori di questo tipo, direi, nemmeno volendo.  Molte varietà si possono costruire, basta avere solo la fantasia di pensarle e potrei fare numerosi esempi al riguardo, ma questa doppia fustellatura ha veramente uno stretto legame con il caso più unico che raro. Ragioniamo un po’ insieme e prendiamo in considerazione le modalità di perforazione/fustellatura, che sono le due modalità utilizzate oggi in Italia per la separazione dei singoli francobolli stampati in fogli, ed il loro posizionamento all’interno della macchina da stampa. Non voglio entrare in un escursus storico dei metodi di perforazione, ma, negli ultimi anni del secolo scorso  e fino a tutto il 2003, la perforazione avveniva con il sistema ad aghi e su fogli posti in piano (perforazione a blocco, a pettine semplice, doppio e doppio modificato). Dal dicembre del 2003 il Poligrafico ha adottato un nuovo sistema denominato “piastra/blocco”. Per quanto riguarda il taglio a fustellatura, in Italia è in uso dal 1999, anno di esordio del francobollo prioritario. Sia con il sistema piastra/blocco che con il fustellatore, la perforazione/fustellatura avviene in corrispondenza di un cilindro apposito, su cui scorre la carta, posto ancora una volta alla fine del processo di stampa e prima del taglio in fogli. Le attuali macchine del Poligrafico sono molto complesse e controllate elettronicamente ed è molto difficile avere varietà di dentellatura o di fustellatura che vada oltre lo slittamento rispetto all’immagine. Infatti le doppie dentellature che sono state viste per i francobolli della serie Donne nell’Arte perforate con il nuovo sistema a piastra/blocco sono tutte falsificate perché il perforatore tocca la superficie del cilindro (e quindi la carta) secondo una linea (generatrice) parallela all’asse del cilindro. Il foglio quindi viene perforato/fustellato in continuo durante lo scorrimento della carta e non in una sola volta (perforatore a blocco) o a salti (pettine: semplice, doppio ecc.). Per risalire alla tiratura di questo francobollo, non possiamo utilizzare la perforazione a tratteggio in quanto è assente, inoltre è anche assente la barretta azzurra (le scritte sulla cimosa sinistra sono azzurre) e quindi esso deve necessariamente appartenere alla prima o alla seconda tiratura. Per eliminare  l’ambiguità possiamo utilizzare solo la sigla alfanumerica del numeratore progressivo dei fogli. Nella Figura 3

IL PRIORITARIO DA 60c DEL 2004 CON DOPPIA FUSTELLATURA PARZIALE

Figura 3 – la sigla alfanumerica della numerazione progressiva

è riprodotto il  francobollo di destra della striscia in cui è visibile la sigla: BA 008239222. La sigla  del numeratore ci dice che il foglio appartiene senza dubbio alla seconda tiratura  in quanto mi è nota la sigla di un foglio di questa tiratura con numerazione progressiva inferiore (BA 008016…).
Come potete vedere dalla Figura 4,

IL PRIORITARIO DA 60c DEL 2004 CON DOPPIA FUSTELLATURA PARZIALE

Figura 4 – particolare della doppia fustellatura

la fustellatura è  traslata verso la sinistra-alta rispetto alla vignetta. Il lato superiore del francobollo ha ricevuto due “battute”: una fustellatura è completa e circonda il francobollo; l’altra interessa solo il lato superiore ed accenna appena a scendere lungo i bordi verticali. Quest’ultima è stata prodotta prima di quella completa, come si evince dalla distanza dei “denti” verticali. La varietà l’ho ritrovata in un solo foglio ed in corrispondenza della terza riga orizzontale a partire dall’alto. Tutto il foglio ha la fustellatura spostata come in figura, ma una sola riga di 5 francobolli, la terza dall’alto, presenta nettamente la doppia fustellatura parziale. Per avere una doppia fustellatura su uno o più fogli bisogna necessariamente avere o un sobbalzo continuo del fustellatore o un ritorno indietro della carta e farla ripassare una seconda volta sotto il fustellatore. Entrambe le possibilità sono fantascientifiche. Nel primo caso perché i tecnici addetti si sarebbero resi conto del malfunzionamento ed avrebbero interrotto le stampa per la riparazione accorgendosi anche del difetto di stampa e inviando al macero i fogli difettosi. Il secondo caso è ancora più irreale perché è impossibile riarrotolare la bobina per farla passare nuovamente attraverso il fustellatore, la porzione di bobina della carta all’interno della macchina da stampa ha uno sviluppo di circa 30 metri per poter passare attraverso tutto il sistema di stampa a più colori. Al contrario un sobbalzo casuale e limitato ad un tempo brevissimo passa inosservato. Una volta avvenuto il sobbalzo, a causa della velocità di scorrimento della carta, i due tagli risultano molto vicini. Il doppio taglio ravvicinato del fustellatore sulla carta è visibile solo lungo la linea di contatto (generatrice) del cilindro ed il  fenomeno della doppia fustellatura è necessariamente parziale e visibile solo lungo una linea orizzontale o verticale del foglio a seconda della orientazione della vignetta del francobollo durante la stampa. Nel caso del prioritario e guardando un foglio, la direzione di scorrimento della bobina è dal basso verso l’alto e pertanto il fenomeno descritto non può che interessare una striscia orizzontale di 5 francobolli ed i francobolli in questione con molta probabilità potrebbero quindi essere gli unici esemplari con questa varietà.

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